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Opere di Girolamo

Sottotitolo non presente

Descrizione

Si conclude la pubblicazione del monumentale Commento ai libri profetici di Girolamo. Girolamo compose i commenti a Malachia e Osea nel 406; nel prologo del primo è presente un accenno al commento di Origene, in cui Malachia era ritenuto un angelo: Girolamo rigetta quest'interpretazione, seguendo la tradizione ebraica che identifica il profeta con Esdra; sono assenti citazioni, allusioni o semplici menzioni di autori classici. L'ampio commento in tre libri a Osea è un'originale fusione di componenti di origine varia: tradizione rabbinica, esegesi patristica (Origene su tutti) e cultura profana. Secondo Girolamo, le disgrazie matrimoniali del profeta sono un'allegoria dei tradimenti commessi da Israele contro il patto stipulato con Dio; largo spazio è concesso a preziosi richiami alla letteratura latina, soprattutto nei prologhi a ciascun libro, modellati esplicitamente su quelli terenziani, con i quali condividono l'impostazione polemica nei confronti dei rivali e delle loro critiche.
Opere di Girolamo
78,00

 
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