C'è qualcosa di profondamente affascinante e, al tempo stesso, sfuggente nell'idea di una decisione calcolabile, sempre più al centro della riflessione giuridica. La monografia "Calcolabilità del giudizio giuridico e processo penale" si muove in questo terreno complesso, interrogandosi sulla crescente esigenza di prevedibilità decisionale, quale precipitato del progressivo declino del principio di legalità; in risposta al quale si assiste ad una riconfigurazione degli equilibri sistemici, espressa nella tendenza a valorizzare il precedente giurisprudenziale, come strumento di stabilizzazione interpretativa. È in questa traiettoria che si inserisce la giustizia algoritmica, proponendosi come fattore di rafforzamento del precedente. Tuttavia, il ricorso a strumenti computazionali nel processo penale solleva interrogativi cruciali sulla tenuta dei fondamenti dello Stato di diritto, imponendo una riflessione sull'equilibrio tra efficienza decisionale e garanzie costituzionali.