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La caffettiera sulle macerie

Sottotitolo non presente

Descrizione

Ci sono diversi modi per ricordare il passato, tutti legittimi eappaganti. Per chi desidera scoprire e rinsaldare però, con la collettività dove ha vissuto, un legame più profondo di quelloche la semplice identità geografica propone, non resta altro cheaffidarsi alle storie più che alla storia...Una ferita come quella che il terremoto del 13 gennaio 1915 provocò nella nostra città non è facilmente trasferibile alle coscienze e alla sensibilità dei posteri. La semplice trasposizione dei dati numerici che identificano in maniera precisa i danni materiali e le perdite umane che il popolo sorano subì queltriste mercoledì lascia un vuoto. Un vuoto di comprensione, di immedesimazione, esclude la possibilità di un coinvolgimento emotivo che solo certe storie, raccontate con lo sgomento espressivo di chi ha fisicamente attraversato la distruzione e la morte, può rappresentare. E, in maniera quasi paradossale, il bel racconto di Giuseppe Ferri rende fatalmente più sopportabile il lutto che ancora grava su di noi, concittadini di quella perla lucente e talvolta sfortunata che è la nostra amata città.
La caffettiera sulle macerie
12,00

 
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