Nel luglio 1943, il sottotenente di fanteria Giuseppe Nicosia vive in prima linea lo sbarco alleato in Sicilia. In un diario lucido e partecipe, racconta l'assurdità della guerra, la povertà di mezzi dell'esercito italiano ma anche la dignità personale mantenuta tra ritirate e bombardamenti. Una memoria civile, intima e morale, che intreccia storia nazionale e coscienza individuale in un'Italia sull'orlo del collasso. Giuseppe Nicosia (1920-2015) nacque a San Cataldo, in provincia di Caltanissetta. Dopo gli studi in Lettere a Palermo e l'esperienza come ufficiale durante la Seconda guerra mondiale, intraprese la carriera scolastica, diventando docente e poi preside di liceo nel capoluogo siciliano.