C'è un filo sottile che unisce tutte le poesie di questa raccolta: il silenzio. Un silenzio che non è vuoto, ma grembo. È lo spazio dovele voci più profonde, quelle della coscienza e della memoria, trovano la forza di emergere e di farsi parola. La voce poetica che incontriamo in queste pagine si muove tra estremi: la fragilità e la resistenza, l'illusione e la disillusione, la perdita e la rinascita. Ogni componimento diventa un varco, un frammento di verità che cerca di opporsi alla dispersione e all'oblio di un mondo sempre più dominato da algoritmi, connessioni vuote, assuefazioni silenziose.