La figura di Cristoforo Zabata rappresenta un esempio di irrequieto operatore del libro nell'Italia della seconda metà del XVI secolo. Attivo come cartaio, libraio, scrittore ed editore, il suo nome è spesso ricordato per essere stato il primo editore di un canto della Gerusalemme liberata di Tasso. La sua figura umana e professionale era fino a oggi nota in modo molto approssimativo. Il volume, oltre a fornire notizie certe sulla vicenda biografica del protagonista, ricostruisce la sua attività di libraio e di editore divisa tra Genova, Pavia e Venezia restituendo alla sua iniziativa ben 21 edizioni, tra le quali le raccolte poetiche di autori contemporanei delle quali viene fornito un incipitario completo. A testimonianza della sua attività di scrittore, vengono pubblicate le lettere dedicatorie e i componimenti poetici da lui realizzati. Il volume ricostruisce un'ulteriore tessera del variegato mosaico rappresentato dai mestieri del libro nell'Italia del Cinquecento.