"Seduto, novant'anni trascorsi, davanti la porta di casa/ che quasi le macchine ti sfiorano/ ascolti rumori nascosti/ dal ponte e dal ruscello/ che scorre monotono/ a note confuse/ con impennate improvvise: l'acqua crea rumori che abbracciano la mente ed il cuore" (Seduto, di Calogero Cangelosi).