Questa vasta raccolta di proverbi veneti trae spunto dal desiderio di rileggere e confrontare l'antica saggezza popolare con quella attuale, per ritrovarne corrispondenze o anche differenze, ma soprattutto l'universalità. I detti sono suddivisi per argomenti secondo lo schema suggerito da Dino Coltro nel suo libro "Dio non paga il sabato", e commentati tenendo conto dell'evoluzione della cultura e della società contemporanea. Attraverso questo lavoro si colgono le differenze dei valori e della mentalità rispetto al passato, ma anche il permanere di ciò che caratterizza l'umanità intera, come i sentimenti, e un certo modo di leggere la realtà, dove passato e presente convivono in un divenire senza fine.