Descrizione
Due anni esatti: la commissaria capo Vittoria Troisi conta i giorni trascorsi da quel 15 agosto del 2010, data del suo trasferimento da Roma a Brescia, la «città industriosa» su al Nord. Perdipiù è a riposo da quasi un anno, dopo che un pazzo le ha sparato in pieno petto lasciandola mezza morta. Per fortuna mancano solo due settimane al suo rientro in servizio. Durante la convalescenza forzata, Vittoria ammazza il tempo nella piazza vicino a casa, dove ogni mattina vede una donna seduta sulla stessa panchina: sempre ben vestita, scarpe basse, capelli fatti, intenta a lavorare con dei ferri d'acciaio tenuti insieme da un filo. Con il suo occhio infallibile, la commissaria la scruta cercando di indovinare cosa nasconda, ma gli eventi presto precipiteranno, aprendosi su una tragedia che va oltre ogni immaginazione. Quello stesso giorno, a Ferragosto, nel quartiere del Carmine, diviso tra la movida chiassosa e la solitudine dei suoi abitanti, viene ucciso un certo Battista Scalvini. Le indagini della commissaria capo e del suo vice, l'ispettore Mirko Rota, porteranno alla luce una verità più complessa e agghiacciante, fatta di omertà e corruzione. In città si muove un giustiziere implacabile, deciso a svelare come il marcio possa nascondersi dietro la facciata del bene e gettare la sua ombra anche sui più innocenti. Un romanzo teso e toccante che sonda gli abissi dell'animo umano, dove la vendetta si scontra con il desiderio di redenzione e la speranza lotta per trovare spazio negli angoli più bui.