Può un arido numero destare da tempo immemorabile tanto interesse, può intrigare fino al punto di avere nel calendario una sua festa? Lo può. Il pi greco può permettersi questo e altro perché è il numero legato a quella figura geometrica primordiale magnificata come divina dai filosofi quale Aristotele e cantata come eccelsa dal sommo poeta Dante Alighieri. Figura che si porta dietro il più grosso tormentone della storia, quella quadratura del cerchio che dalla matematica è passato in proverbio, sulla bocca pure di chi aborre la matematica, ritenendola farina del diavolo che deprava ogni discorso e impedisce il retto filosofare, come dice il comico Simplicio nel "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo" di Galileo Galilei. Questo testo dimostra tutto il fascino della millenaria storia che ha visto coinvolte le menti più eccelse, Archimede, Galileo, Newton, Leibniz e pure Einstein, autore di alcune profonde riflessioni su questo numero. Del pi greco si trova traccia ovunque, nei fenomeni fisici, nella botanica, nella geografia, per non parlare dell'astronomia, e pure nella letteratura e nel costume.