Gli scritti di Jean Epstein sono tra i più eclettici, provocatori e poetici della teoria del cinema. Attraverso un florilegio di testi, di cui alcuni inediti in italiano, questo libro traccia la cartografia proteiforme del pensiero del cineasta. Jean Epstein apre questioni profonde che innerveranno il pensiero sul film degli anni a venire: la relazione tra cinema e filosofia, la centralità di affetti e sensazioni nel processo conoscitivo, la corporeità della visione del film, oltre al rapporto tra fisiologia, empatia e spettatorialità esplorato in tempi recenti dalle neuroscienze.