Questo romanzo oscilla fra sogno e realtà, in un continuo mutare di scenario con vertiginosi scarti temporali disegnando piccoli quadri in cui si stagliano valorosi cavalieri e scaltri commercianti, antichi siniscalchi e politici arroganti, filosofi islamici e solerti dattilografe di improbabili consolati britannici. L'enigmatico Monsieur Dupont tiene le redini di un gioco ironico e gentile, che si snoda lungo le costa del Mediterraneo fino all'Armenia, attraverso paesaggi intensi e metropoli sospese nel tempo.