Un'immaginazione sfrenata e scatenata dà vita a un incredibile carnevale di mostri, dove in una saga di fantastico e di orrido si mischiano il grottesco, l'abietto, la solitudine e il degrado. A proposito del suo libro egli stesso scrive: "L'osceno uccello della morte è l'autobiografia di otto anni della mia vita... per otto anni ho scritto L'osceno uccello, senza riuscire a staccarmene. Per questo sono stati necessari alcuni traumi, reali o immaginari. Uno di questi traumi è stato lasciare il Cile, esiliarmi".