Le ricerche sulla storia fiscale dell'Europa moderna evidenziano l'importanza della compilazione del catasto generale nelle riforme del '700, sottolineando il suo ruolo nel consolidamento del potere statale e nella limitazione delle autonomie locali. L'autore si concentra sul caso probabilmente più emblematico, quello toscano: la redazione di un unico catasto comune in tutto il Granducato fu proposta fin dai primi anni dell'epoca leopoldina, ma il progetto - che pose fine al tentativo di riforma ispirato agli ideali fisiocratici - fu infine abbandonato nel 1784, senza che evidenze storiche ne esplicitino le reali motivazioni, ma che le indagini qui condotte lasciano emergere con ogni evidenza.