Nel 1971 Anna Morra ha dieci anni e vive in un paesino del Piemonte che sta cambiando in fretta: i campi coltivati lasciano il posto alle fabbriche, che garantiscono posti di lavoro e benessere economico. Dal Sud Italia arrivano migliaia di famiglie in cerca di una vita migliore. Anche Carmela Catalano ha dieci anni, calabrese è venuta al Nord con la madre, che ha trovato lavoro alla Fiat. Anna e Carmela si conoscono in una piscina delle suore e, dopo un'iniziale diffidenza, diventano amiche. L'amicizia delle due bambine è ostacolata dal razzismo degli adulti verso i nuovi arrivati, chiamati con disprezzo "napuli". Il tutto è raccontato con arguzia e ironia da Anna, la voce narrante della storia.