Altrove, la particolare tonalità affettiva espressa dalla poetessa romana nei testi esalta la scena, delineandone con maggior precisione i dettagli, gli spigoli vivi, lo spazio abitato dalle tracce di un'umanità perduta. Talché, nominando il visibile, intesse i fili segreti, i non detti, e quel tempo reticolare che ci tiene in piedi, a consistere in quanto corpo e gesti mantenendo dignità e passione verso la natura e gli esseri viventi.