Con questo volume, tra i più massicci dell'Edizione Nazionale, sono posti in primo piano i rapporti internazionali che Muratori intrattenne con eruditi ed ecclesiastici di area francofona e germanofona, spingendosi fino all'Inghilterra di John Hudson; ma emerge in tutta evidenza anche la progressiva estensione delle collaborazioni con la miglior cultura italiana (come quella del fiorentino Giovanni Lami), e - attraverso il carteggio tra Modena e Milano col Lazarelli - il farsi della più impegnativa opera muratoriana, i Rerum Italicarum Scriptores.