Il volume propone l'edizione degli atti del processo inquisitoriale intentato nel 1647 contro il bottegaio gemonese Giovanni Pietro Franceschinis per il possesso e il tentativo di vendita di un cospicuo numero di libri proibiti. I volumi sequestrati - quasi tutte edizioni tedesche o svizzere edite nel Cinquecento - erano stati portati a Gemona da un venditore ambulante carnico che commerciava abitualmente con i paesi d'oltralpe. Il processo si concluse nel 1648 con la morte in carcere dell'imputato e costituì un punto di svolta nell'attività della diocesi di Aquileia per quanto riguarda i procedimenti contro la detenzione e la lettura di libri proibiti in Friuli: dopo la tragica fine di Franceschinis e soprattutto dopo il grande rogo pubblico dei suoi libri, il numero delle denunce e delle autodenunce per questo tipo di reato aumentò sensibilmente.