Dopo aver descritto le incertezze dell'epistemologia contemporanea, l'autrice rivaluta la gnoseologia realistica di alcuni autori dell'Ottocento, come Balmes, e del Novecento, come Jolivet e Sertillanges. L'opera è presentata dall'epistemologo argentino Juan José Sanguineti e dal filosofo italiano Antonio Livi.