Nel capitalismo della mediocrità, del falso vuoto e delle apparenze, la vera rivoluzione sta nel fallire i modelli suggeriti. Un fallimento che riguarda lo strumento salvifico e condannante della coscienza. Il ritorno assurdo alle intime motivazioni, alle illusioni di conquista giovanili e ai sogni, con la finalità di compiere in se stessi l'opera inimitabile e perfetta, unica nel suo genere, del ritorno all'unicità, al fallimento perfetto.