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Strata facènne e l'hìddre pueséje. Testo teramese e italiano

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Descrizione

Luigi Brigiotti (1859-1933) è il più grande poeta dialettale teramano e seppe rappresentare l'animo e la cultura della sua gente con versi celebrati in tutta la regione, imponendosi nel panorama letterario abruzzese negli stessi anni in cui il "divino" Gabriele d'Annunzio, con il suo cenacolo, sperimentava la musicalità del vernacolo. La notorietà di Brigiotti, dapprima ristretta alla sola provincia teramana, quando nell'ultimo scorcio dell'Ottocento prese le mosse a partire dall'insegnamento di Fedele Romani, poi fu grandissima in tutta la regione nei primi tre decenni del Novecento, dopo aver preso parte a numerosi incontri di poeti dialettali abruzzesi, che si svolsero in diversi centri, a partire dal Teatro di Palena, nel tentativo di uno scambio di esperienze da cui potesse derivare la ricerca di un dialetto comune regionale, di una "koiné" che potesse riassumere lessicalmente le forme e le movenze filologiche dell'intera area abruzzese. Partecipando alle diverse edizioni della "Maggiolata abruzzese", anche il teramano Brigiotti vide magistralmente messi in musica alcuni suoi versi, in canzoni assai popolari che assursero anch'esse ad una grande notorietà...
Strata facènne e l'hìddre pueséje. Testo teramese e italiano
25,00

 
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