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«Traviati», «disadattati» e «devianti». Per una storia della «rieducazione» e degli educatori professionali nell'Italia del Novecento

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«Traviati», «disadattati» e «devianti». Per una storia della «rieducazione» e degli educatori professionali nell'Italia del Novecento

Descrizione

Le scadenze e il destino entrano, inequivocabilmente, anche nelle nostre riflessioni, ma ciò non deve sconfortarci, anzi permetterci di riaffermare la validità di un'idea, magari anche quella di unirci nuovamente nella ricerca, assieme a Viggiani: Hegel, in una considerazione molto contestata nel corso dell'analisi intellettuale, ma in realtà sempre molto pregnante di fortissime valenze riflessive, ci diceva: "Del resto, a dire anche una parola sulla dottrina di come dev'essere il mondo, la filosofia arriva sempre troppo tardi. Come pensiero del mondo, essa appare per la prima volta nel tempo, dopo che la realtà ha compiuto il suo processo di formazione ed è bell'e fatta. Questo, che il concetto insegna, la storia mostra, appunto, necessario: che, cioè, prima l'ideale appare di contro al reale, nella maturità della realtà, e poi esso costruisce questo mondo medesimo, còlto nella sostanza di esso, in forma di regno intellettuale. Quando la filosofia dipinge a chiaroscuro, allora un aspetto della vita è invecchiato, e, dal chiaroscuro, esso non si lascia ringiovanire, ma soltanto riconoscere: la nottola di Minerva inizia il suo volo sul far del crepuscolo".
«Traviati», «disadattati» e «devianti». Per una storia della «rieducazione» e degli educatori professionali nell'Italia del Novecento
19,50

 
disponibile dal 13/12/2023
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