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Il poeta che scriveva sulle foglie. La Pietas defeliciana e altri percorsi

Sottotitolo non presente

Descrizione

Il lavoro saggistico della Mazzola va ad incrementare, ad arricchire il già ampio flabello generante il piacevole soffio che ci parla e ci continuerà a parlare delle gesta letterarie compiute da Domenico Defelice, della sua prorompente carica umanista con cui ha dato risonanza alle sofferenze degli altri, soprattutto, nei suoi scritti e non importa se il mirabile flabello, ventaglio, sia stato composto da piume di struzzo, di pavone o di foglie a raggera, perché non è stato inutile per Egli aver cominciato a vergare poesie proprio su quella sottile superficie naturale, foglia, destinata a perire o, come nel suo caso, a ravvivare le fiamme del familiare camino.
Il poeta che scriveva sulle foglie. La Pietas defeliciana e altri percorsi
14,00

 
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