"Realtà sintetica" esplora l'impatto dell'intelligenza artificiale sulla mente collettiva, sulla società e sul diritto. L'autore analizza la trasformazione etica e politica della tecnologia, proponendo un nuovo umanesimo digitale fondato sulla responsabilità, la trasparenza e la cooperazione globale. Attraverso un dialogo tra filosofia, scienza e istituzioni, il libro invita a superare la paura dell'algoritmo per costruire un futuro in cui l'intelligenza artificiale diventi uno strumento di libertà, e non di dominio, restituendo all'uomo la misura morale del suo stesso potere.