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In difesa della vecchiaia. «Cato Maior, de senectute»

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Descrizione

È il 44 a. C. e Cicerone, giunto alla fine della sua vita e della propria carriera politica, cerca rifugio nella filosofia, alla quale affida le sue ultime riflessioni e speranze. Nasce così il "Cato Maior", in cui il grande oratore dà voce a Catone il Censore, personificazione stessa della virtù romana, per affermare la sua convinzione nella vitalità fisica e intellettuale della vecchiaia. Con la sua scrittura da grande avvocato Cicerone smonta con abilità le accuse contro la vecchiaia, e rivendica la capacità dell'anziano di dare un contributo positivo alla società e alle generazioni future. E lo fa a tal punto che il lettore, pagina dopo pagina, viene portato a pensare che la vecchiaia possa essere davvero bella come la prosa ciceroniana: una stagione tersa e misurata, grave e gentile, meditata e tranquilla, con una punta di nobile alterità. Un dialogo filosofico che affronta un tema ancora oggi molto attuale. Introduzione di Gavino Manca. Postfazione di Giuseppe De Rita.
In difesa della vecchiaia. «Cato Maior, de senectute»
12,00

 
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