L'umanità e la nozione stessa di soggetto umano sono minacciate dal pensiero postmodernista che ha dichiarato non solo la 'morte di Dio' ma la 'morte dell'Uomo'. Questo libro costituisce una rivendicazione del concetto di umanità, respingendo la teoria sociale contemporanea che cerca di sminuire le proprietà e facoltà umane. La Archer sostiene che essere umani dipende da un'interazione con il mondo reale in cui la pratica detiene il primato sul linguaggio rispetto all'emergere dell'autocoscienza umana, del pensiero, dell'emozionalità e dell'identità personale.