Non esiste vivente senza margine. "Malerbe. Poetica della dissidenza" di Maria Grazia Carriero è un invito a interrogare la soglia che si apre tra il centro e l'esterno, tra ilvisibile e invisibile, l'ineluttabilità e il divenire. È un elogio della ricettività e della finitudine che preserva il privilegio del differire.