Il libro esplora storie all'insegna di avventura ed esotismo, quando l'Africa era un continente remoto; storie che sotto l'esplicita etichetta del genere "romanzo coloniale" hanno accompagnato quell'avventura, prima e durante il fascismo, prima e dopo le leggi razziali; storie del dopoguerra, tra la fine del nostro "Impero" e il neocolonialismo; infine storie che, con l'inizio delle migrazioni, parlano di un'Italia meticcia, quelle dei migranti scrittori. Queste narrazioni illuminano il nostro immaginario popolare e ci indicano da quando esso è abitato da africani bestiali e da fatali Veneri nere e - contro-partita - popolato di uomini e donne bianchi, che in quanto tali si descrivono come "diversi" e si ritengono "superiori". Un contributo fondamentale alla storia del "razzismo" in Italia.