«Una foto vale mille parole», amava ripetere Mario Dondero sulla scorta di Walter Benjamin. Un alibi perfetto per giustificare il suo impegno esiguo nella scrittura, possibile distrazione dall'urgenza di ritrarre la Storia nell'istante in cui accade. In realtà Dondero ha scritto moltissimo, collaboratore quasi sempre freelance di innumerevoli testate. Queste pagine rivelano un lato inedito del grande fotoreporter, mettendo a fuoco le parole che negli anni ha affidato a libri, periodici e quaderni. Una raccolta dei suoi testi migliori in cui si ritroverà tutto "l'universo" di Mario Dondero: gli incontri, la fotografia, i viaggi, la politica, i libri, i film, la cucina, il calcio... Mille parole è l'autoscatto che fa riecheggiare ancora la sua voce. «I fotografi di solito non scrivono e neppure parlano. Sono come i pesci, muti anch'essi nel vasto mare silente. Queste considerazioni non riguardano i fotografi in generale - nell'era del digitale chiunque ormai fotografa - ma quella branca tutta speciale di fotografi che sono i fotogiornalisti, gente che opera a caldo sulla storia del mondo». Mario Dondero