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Strategia dell'assenza. Il comunismo non è mai morto

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Descrizione

È il 1986: il Muro di Berlino non è ancora caduto, la Guerra Fredda è in atto, lo scontro tra i due Servizi Segreti delle superpotenze dell'epoca è spietata. Il Segretario Generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica sta morendo e già la lotta per la successione si è scatenata. Uno dei candidati, però, è considerato pericoloso per la pace e quindi è interesse degli Stati Uniti contrastarlo. In Russia si infiltra allora un agente della CIA per tessere una trama al fine di evitare che quell'uomo si insedi al Cremlino, ma sulla sua incolumità veglia il colonnello Vasilij Aksakov del KGB, il machiavellico protagonista della vicenda. O magari la realtà è diversa da quella che appare. Un romanzo dagli scenari imprevedibili e dagli intrecci complessi che alla fine sfociano però in una soluzione rivelatrice e inaspettata quando, dieci anni dopo, il comunismo è ormai caduto. Anche se forse non è ancora morto.
Strategia dell'assenza. Il comunismo non è mai morto
19,90

 
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