Instrumentum Diaboli è un saggio sulla figura della strega, dove la figura femminile costituisce il fulcro della riflessione. L'opera esplora le origini mitologiche, storiche e archetipiche della strega, attingendo ai lasciti dell'antichità. Attraverso l'analisi di figure emblematiche come Circe, Medea, Lamia, Antigone e Lilith, il saggio ricostruisce la genesi antropologica del mito della strega e ne segue gli echi fino all'epoca contemporanea. Il libro si propone di rispondere alla domanda "Chi è una strega?", sfidando il luogo comune secondo cui la strega sarebbe una donna malvagia, dotata di poteri soprannaturali e dedita a malefici e pratiche di magia nera. Instrumentum Diaboli invita il lettore a riscoprire la complessità e la profondità di un archetipo femminile spesso frainteso e demonizzato.