Il volume affronta il tema del progetto di città in relazione alle grandi sfide del presente evidenziando i limiti degli approcci incentrati sulla difesa dell'esistente come strategia per affrontare i cambiamenti climatici e le disuguaglianze sociali. L'autore mette sotto accusa l'ideologia sottesa alle priorità dell'urbanistica contemporanea, per proporre un ritorno alla centralità del progetto. L'eccessiva valorizzazione degli ambienti costruiti e l'espansione acritica del concetto di "patrimonio memorabile" hanno calcificato lo sviluppo delle città, soffocando il potenziale di un'evoluzione equa e sostenibile. Contrapponendo l'inerzia della conservazione all'urgente necessità di trasformazioni, il libro è un invito a progettare città radicalmente ecologiche.