Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Riti di passaggio. Cronaca costituzionale della transizione alla «seconda» Repubblica, 1992-1995

Sottotitolo non presente

Descrizione

"Riti di passaggio" raccoglie gli editoriali che dal 1992 al 1995 commentarono, per il quotidiano «La Cronaca di Verona e Provincia», l'avvio della "seconda" Repubblica. "Seconda" non a seguito di modificazioni costituzionali, ma per aver riconosciuto a tutte le forze politiche (ad eccezione di quelle neofasciste escluse dall'"arco costituzionale") eguale legittimazione nell'accesso al governo centrale. Mentre in antropologia i riti di passaggio sono le cerimonie che segnano la transizione da uno status personale e/o comunitario a un altro, i riti testimoniano qui una cesura nel corpo politico capace di mutarne le relazioni interorganiche e farlo apparire differente da come prima si presentava. Tale capacità, dovuta alla caduta del muro di Berlino e all'eclisse della conventio ad excludendum del Pci, ha reso possibili nuove formule politiche, prassi costituzionali e proposte di riforma, caratterizzate da una decisa propensione condensativa del potere in capo all'Esecutivo. Tale è il vero "rito accomunante", che opera dal 1992 al 1995 fino alle recenti iniziative di riforma del premierato, della "separazione della carriere" nella Magistratura, dell'autonomia differenziata delle Regioni.
Riti di passaggio. Cronaca costituzionale della transizione alla «seconda» Repubblica, 1992-1995
16,00

 
Photo gallery principale