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Quando la vita era geografia

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Descrizione

Speier si muove nella conoscenza urbana della modernità e le sue poesie sono il risultato di esperienze di viaggi, dove prepotente è l'impronta di Berlino, città in cui vive quando non è in viaggio. Speier non indulge mai al sentimentalismo, il suo poetare è sempre un montaggio di immagini, di materiali linguistici che decostruiscono l'ordine costituito, in primis l'ordine linguistico e gli "ordinamenti mentali" di cui parlava Foucault. Non sfugge il tono ironico di questa decostruzione che, mette in discussione continuamente non solo il mondo frammentato, ma il poeta stesso.
Quando la vita era geografia
12,00

 
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