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Frottole della peste (1630-1633). A Francesco Furini

Sottotitolo non presente

Descrizione

Contro-cronaca in versi della peste che infierì a Firenze in due ondate, tra il 1630-31 e il 1632-33. L'autore, pronipote del grande Michelangelo, sconfessa le sue precedenti opinioni galileiane e libertine; a suo giudizio tutti i provvedimenti messi in atto dai Commissari della Sanità di Firenze sono dissennati e risibili. La peste è una punizione divina: soltanto il pentimento e la penitenza possono salvare la città.
Frottole della peste (1630-1633). A Francesco Furini
13,00

 
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