"La prima affermazione del tempo narrativo del testo dal titolo "Overliving. L'arte fragile di vivere oltre i pensieri" di Mirco Pisano è quella che l'autore definisce con le parole che riportiamo: «Non elimineremo il pensiero, ma lo trasformeremo... ». Per questo lo scrittore stesso considera il Buddismo come "antidoto" e ci sembra che lo sviluppo dei fatti del testo saggistico siano vicini a vedere ciò che accade attorno a noi, ma anche a saperlo trascendere e superare con consapevolezza e presa di coscienza. In tal senso il libro stesso di Mirco Pisano assume un aspetto propedeutico e pedagogico nei confronti del lettore, poiché contenente l'invito a non vivere con sofferenza il proprio pensiero e atteggiamento, semmai a considerarlo "echemetia" cioè crescita del silenzio come liberazione e cammino verso la libertà assoluta che è quella interiore. Ecco che allora la sua visibilità stessa diverrà splendore come esempio per chi lo guarda e lo comprende, oltre la visibile realtà e la realtà verso l'universale trascendenza" (dalla prefazione di Lia Bronzi)