In bilico tra carne e sogno, tra il sangue e la grazia, la poesia di Monica Asperti è una discesa vertiginosa nei luoghi più profondi dell'essere. Tra letti d'ospedale e stanze vuote, tra ricordi che graffiano e visioni che salvano, queste poesie si muovono leggere e potenti come pulviscolo al vento - semi di biancospino, appunto, dispersi sui tetti del mondo. Corpi fragili e fiere, anime stanche e guerriere: ogni verso è un atto di resistenza, ogni immagine è un frammento di verità restituita alla luce. Una raccolta che scava nella memoria e nella carne, dove la parola poetica diventa rifugio, abbraccio, grido. Questo libro è per chi ha attraversato il dolore e ha scelto di restare.