Ci sono storie che il tempo tenta di seppellire, ma che continuano a pulsare sotto la superficie. "Gocce di memoria" raccoglie quei battiti: ferite storiche, emozioni intime, voci taciute e verità che nessuno ha il coraggio di guardare troppo a lungo. Tra poesie, racconti e riflessioni, Nadia Fabbrocino mette in fila episodi che non hanno ancora smesso di bruciare: Hiroshima, il bombardamento di Bari, le Foibe, l'11 settembre, la violenza domestica, l'emarginazione. E poi le battaglie quotidiane, quelle che viviamo in silenzio: una madre che lascia andare un figlio, una donna che indossa maschere sociali per sopravvivere, un anziano che convive con l'ombra del passato. Non c'è retorica, non c'è consolazione. C'è piuttosto il tentativo ostinato di ricordare ciò che molti preferirebbero ignorare. Perché la memoria non serve a commuoversi: serve a capire chi siamo e cosa rischiamo di diventare. Un libro che non promette leggerezza, ma verità. Che invita a rallentare, a guardare le crepe, a lasciarsi interrogare. Perché il futuro - se vogliamo davvero costruirlo - parte sempre da ciò che scegliamo di non dimenticare.