Siamo abituati a pensare agli dèi come a esempi da temere e venerare. Ma cosa succede se proviamo a liberarci da questa prospettiva per scavare più a fondo? E cosa succede quando lo facciamo concentrandoci sulle figure femminili della mitologia, sulle divinità che hanno ispirato e continuano a ispirare gli artisti di ogni epoca? Succede che veniamo illuminati dalla creatività delle Muse e corriamo nel bosco con Artemide; ci stupiamo della benevolenza delle Furie e siamo testimoni della tenacia di Demetra; ci innamoriamo di Afrodite e siamo rassicurati dalla presenza di Estia. Succede che conosciamo davvero Era e rimaniamo abbagliati dall'intelligenza di Atena, ma anche dal suo lato più battagliero. Succede che, con l'accuratezza e lo stile ironico che la contraddistinguono, Natalie Haynes ci racconta per la prima volta una storia fatta di dee complesse, invitandoci a guardare oltre le colonne di un tempio in rovina per (ri)scoprire la loro attualità.