A seguito di una sentenza che evidenzia l'illegittimità di atti dell'Unione, si rende di regola necessario un intervento delle istituzioni per allineare la realtà giuridica all'accertamento giurisdizionale e garantire alla parte vittoriosa una tutela giurisdizionale effettiva. L'A. offre una ricostruzione critica dell'ampio ma poco esplorato corpus giurisprudenziale relativo alla disposizione, ora contenuta nell'art. 266 TFUE, secondo cui le istituzioni devono adottare i provvedimenti necessari per conformarsi. Vengono esaminati la natura, la portata e il contenuto di tale obbligo, soffermandosi sui numerosi vincoli che inquadrano la discrezionalità delle istituzioni e, al contempo, sui limiti strutturali che investono l'effettività dell'obbligo stesso. Infine, l'A. si interroga sull'esistenza e il fondamento di un obbligo di conformarsi nelle ipotesi in cui l'accertamento dell'illegittimità esorbita dall'(attuale) perimetro dell'art. 266 TFUE.