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Lo spazio, l'occhio, la mente. Cartesio e la visibilità del mondo

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Descrizione

In questo libro si segue un filo rosso tematico, dal Seicento a oggi, che ha origine nell'analisi della teoria cartesiana della percezione visiva. Chi è il soggetto della visione? Che ruolo vi giocano i processi nervosi? In che modo si intrecciano il visibile e la visione, mondo e percezione, l'occhio e lo spazio? "È l'anima che vede, e non l'occhio, e vede immediatamente solo per mezzo del cervello": questa è la risposta di Cartesio al problema lasciato insoluto da Keplero della propagazione nervosa dell'immagine retinica, da lui scoperta nel 1604. La visione si realizza grazie a sistemi di rappresentazione che si radicano nei processi nervosi e da essi sono determinati. Il rifiuto cartesiano della trasmissione attraverso il corpo, dai sensi al cervello, di immagini speculari agli oggetti esterni, instaura una frattura tra soggetto percipiente e mondo, che comanderà la questione tutta moderna del rapporto mente-corpo e io-natura.
Lo spazio, l'occhio, la mente. Cartesio e la visibilità del mondo
9,00

 
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