"La prima cosa che mi ha colpito quando ho iniziato a leggere la bozza del testo è stata la trama accattivante, la voglia di scoprire quello che Orazio aveva scritto nei capitoli e paragrafi successivi. È un racconto che messo davanti allo specchio della vita ci appare nudo, vale a dire che non ha un vestito per coprire, nascondere, le ferite e le cicatrici sia dell'autore che dei protagonisti che ci ha tramandato: è una storia senza imbellettamenti" (dalla prefazione di Fioravanti Passaretti).