Nella poesia di Brunacci non c'è, dunque, alcun naufragio leopardiano, per il semplice motivo che "intorno a noi il nulla non dilaga", a differenza di quanto accade all'illustre Recanatese. "Lo specchio della nostra storia" è esattamente il codice letterario attraverso cui avviene l'affabulazione: il richiamo consiste in un lieve appoggio a Lo specchio di Alice di Lewis Carroll, attraversando il quale la fanciulla vede il mondo capovolto, ma è anche la metafora di un riverbero lacustre, di un verzicare del fogliame, una vibrazione emotiva espressa dalla natura e raccolta dai nostri sensi, un passaggio di gioia, lo scatto di una luce che illumina: il cifrario poetico sciorinato dalle metafore è ben chiaro.