"Stop Rewind Replay" si presenta come un monologo interiore, un continuo flusso di coscienza. Ancor prima di essere rivolto all'esterno, ad un ipotetico lettore, il libro sembra parlare all'autore stesso e si presenta, quindi, come una riflessione sincera, accorata (e ambivalente, come sanno esserlo solamente i pensieri e le emozioni) che affascina e conquista per la sua spontaneità ed immediatezza, per la sua intensità, per il continuo, magmatico divenire del discorso.