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Dalla poesia in prosa al rap. Tradizioni e canoni metrici nella poesia italiana contemporanea

Sottotitolo non presente

Descrizione

Disciolta in questo volume è un'idea, anzi una storicizzazione (e nient'affatto debole), della poesia e metrica italiane dagli inizi del Novecento a oggi. Se nella prima metà del secolo l'eclettismo tecnico del verso libero e, più marginalmente, della poesia in prosa aveva costituito il riferimento invariante per i poeti alla ricerca dell'innovazione, dalla fine degli anni Cinquanta in poi il desiderio di inventare e scoprire norme diverse (o di recuperarne alcune vecchie) prende progressivamente piede. Poesia in prosa e rap sono in questo senso due emblemi di tali diverse intenzioni: alla metrica-zero capace di provocare - allegoricamente - la scoperta di un ritmo altro, separato da se stesso, si contrappone un metro parlato, fin troppo evidentemente scandito, capace nondimeno di avvicinarci alle "origini" della forma poetica, al mito di una parola in cui suono e senso si compenetrino totalmente.
Dalla poesia in prosa al rap. Tradizioni e canoni metrici nella poesia italiana contemporanea
15,00

 
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