La rinnovata attenzione per l'opera di Furio Jesi (1941-1980), mitologo e storico sui generis delle religioni, è segno che il suo pensiero continua a costituire un'alternativa alla povertà del presente. La sua opera apre la visione panoramica della critica della cultura. "Furio Jesi maestro in esilio" indaga con sensibilità critica e rigore teorico la vastità di un'opera che spazia dal mito all'arte, dalla filosofia alla rivoluzione come rivolta permanente. Paolo Vernaglione Berardi offre una riflessione che intreccia biografia intellettuale e archeologia del presente, restituendo Jesi come guida attuale per chi cerca di orientarsi tra memoria, immaginazione e possibilità di liberazione.