Una silloge aforistica che induce a riflettere sulla condizione esistenziale del tutto peculiare dei Siciliani; tre saggi critici di Gino Ruozzi, Mariella Sclafani e Gaia Catalano, che "portano in superficie presenze silenziose sullo sfondo di una assenza" e fanno emergere dal romanzo e dalle raccolte di racconti e Il ritorno, Sotto i cieli blu degli Erei, Di tanti sospirati sogni, "scorci di sublime bellezza e l'esistenza di un'umanità variegata intrisa di fede, valori e principii". Ed è proprio da questo realismo colorito e magico del mondo mediterraneo che l'autore, a volte, trae la sua ispirazione.