Oltre all'analisi accurata della personalità estremamente ricca della protagonista, il volume presenta un nutrito epistolario che Caterina scrisse di propria mano o dettò ad alcune consorelle, dal 1542 al 1590, anno della propria morte. Nel corso di quei quarantotto anni la Santa compose perlomeno 1064 lettere, che trattando questioni di estrema concretezza o indirizzate a personalità quali i Granduchi di Toscana, ci consentono di leggere nelle e tra le righe l'incredibile abbondanza di vicende banali o sublimi, esaltanti o della più ordinaria amministrazione, delle quali Caterina de' Ricci fu, nel XVI secolo, testimone per poco meno di cinquant'anni.