A un libro che ho acquistato quando avevo vent'anni, Giovani poeti americani, devo la mia passione per la poesia. Lo rileggo spesso, con instancabile gratitudine. Da allora ho sempre scritto, credo per insondabile necessità, inseguendo parole che si rivelavano più forti delle mie intenzioni. Il titolo che ho scelto per questa raccolta, in un certo senso, ne è la testimonianza. Due poesie giovanili aprono e chiudono questa raccolta. La prima fissa lo stordimento per il primo abbandono d'amore e l'ultima sintetizza un episodio che appartiene a quella stagione politica (gli anni '70) alla quale ho partecipato per trascinamento. Fanno da cornice a scritti successivi che sono tracce di vita mia e delle persone che mi sono care. Le relazioni sono il collante che attraversa e unisce i luoghi, le case, gli animali, il lavoro, le estati, i sogni, l'amore. Al centro, i pensieri sparsi di età diverse.