"... mi è sembrato giusto dedicargli un lavoro, come mia abitudine divulgativo, che aiuti a chiarirne la personalità e le motivazioni dei suoi interessanti scritti. Come sempre accade, man mano che la ricerca procede si ampliano gli orizzonti, cosicché protagonista di questo libro non è soltanto Boccaccio, ma con lui ci sono Dante, il suo "mito" poetico, e l'amico Petrarca, da lui totalmente diverso ma legato da vero affetto. E ci sono molti personaggi della sua opera maggiore, il Decameron, un'opera molto più complessa di quanto si ritenga comunemente, un'opera ricca di spunti storico-culturali, di note di costume, di intenti moraleggianti mascherati dalla scrittura fluida e piacevole del grande Certaldese. E ci sono due città, Napoli e Firenze, nelle loro caratteristiche trecentesche di mutamenti sociali, e c'è la sua Certaldo, il rifugio di pace e di attaccamento alla terra dei suoi avi..."